I Mosaici della Villa Romana del Tellaro
La Villa romana del Tellaro è sita a circa 10 Km da Noto, in contrada Vaddeddi nei pressi della sponda destra del Fiume Tellaro (da cui il nome). Essa si affianca per importanza alle altre due ad essa coeve di Piazza Armerina e di Patti Marina (ME). La Villa del Tellaro, scoperta nel 1971, fu completamente distrutta da un disastroso incendio probabilmente nella seconda metà del V° sec. d.C. ed è fruibile dal 2008. Nel XVIII° sec. sullo stesso sito fu edificata una masseria che attualmente ricopre parzialmente l’area dell’antica villa romana e ne costituisce l’area museale.
All’interno del sito museale sono visibili quattro grandi mosaici pavimentali ed un piccolo mosaico che dopo il restauro sono stati ricollocati nella loro posizione originaria. Si tratta di un lungo corridoio a festoni di alloro che costituiva uno dei quattro lati del peristilio, un secondo mosaico che rimanda alla guerra di Troia con il riscatto del Corpo di Ettore, un terzo mosaico con Satiri e menadi danzanti ed il più grande dei mosaici ritrovati con scene di caccia di belve feroci ambientato in Africa.
The Villa Romana del Tellaro is located about 3 km from Noto, in Contrada Vaddeddi near the right bank of the Tellaro River (hence the name). It is as important as the other two of Piazza Armerina and Patti Marina (ME). Tellaro’s Roman Villa, discovered in 1971, was completely destroyed by a disastrous fire probably in the second half of the fifth century A.D. and it is accessible since 2008. In the eighteenth century a farm was built on the same site that currently partially covers the area of the ancient Roman villa and it is now the museum area.
Inside the museum there are four large floor mosaics and a small mosaic that, after restoration, have been relocated to their original position. It is a long corridor with festoons of laurel which was one of the four sides of the peristyle, a second mosaic that refers to the Trojan War with the redemption of Hector’s body, a third mosaic with dancing satyrs and maenads and the largest mosaic with scenes of wild beasts hunting set in Africa.
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